
Cassino nel 1943
Nel gennaio del 1943, si svolge la conferenza a Casablanca, in Marocco, dove gli alleati, che ormai avevano già firmato il Patto delle Nazioni Unite impegnandosi a rimanere fedeli alla Carta Atlantica, decidono che il prossimo passo sarebbe partito dalla Sicilia e che la seconda guerra mondiale sarebbe durata fino alla resa della Germania, da sconfiggere senza alcun tipo di patteggiamento.
E’ il luglio, quando avvenne lo sbarco in Sicilia, gli anglo-americani in poche settimane si impadronirono dell’isola. Il governo fascista ha ormai perso la credibilità a causa dei numerosi insuccessi; è così che il 25 luglio Mussolini cade e viene arrestato dai carabinieri, mentre Pietro Badoglio, che durante la sconfitta dell’Italia in Grecia si era dimesso da comandante dell’esercito, viene nominato capo del governo.
Gli italiani a questo punto sperano che sarebbe finita presto la seconda guerra mondiale, ma, nel settembre del 1943, iniziano i primi bombardamenti nella Città di Cassino che causano danni al paese e la morte di alcuni civili. L’Italia a questo punto non si può ritenere fuori dalla guerra e Badoglio inizia a trattare in segreto con gli alleati, proclamando però alla nazione che l’impegno bellico sarebbe proseguito al fianco delle truppe tedesche. Il 3 settembre l’Italia e gli alleati stipulano un armistizio, reso noto l’8 settembre. Badoglio ed il Re fuggono verso Brindisi, mentre l’Italia centrale e l’Italia del nord vengono occupate dai tedeschi, il Sud è occupato dagli alleati, e l’esercito italiano è allo sbando. Vengono ricostituiti ufficialmente i partiti antifascisti, che nel settembre del ‘43 danno vita al Comitato di liberazione nazionale, e il 12 settembre i tedeschi liberano Mussolini dal Gran Sasso. Il piano è quello di creare un nuovo stato fascista nel nord: la Repubblica sociale italiana (Rsi), dotata di un suo esercito e con Salò, città sul lago di Garda, come capitale. La politica della Repubblica di Salò richiamava il primo fascismo, quello più ‘rivoluzionario’, ma rimaneva comunque uno stato controllato dai tedeschi, che continuavano ad occupare il territorio sfruttandone le risorse e gli abitanti, spesso deportati. La repubblica di Salò contrasta attivamente i partigiani, dando vita a quella che oggi ricordiamo come una vera e propria guerra civile. Alla fine del ‘43 si formano le prime bande partigiane, riunendo sia antifascisti che disertori della Repubblica di Salò. Nelle città si formano veri e propri Gruppi di azione patriottica.
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La Seconda Guerra Mondiale
Nel ventennio che va dal 1920 al 1939 in Europa maturarono tutti i presupposti che scatenarono la Seconda Guerra Mondiale.
Un conflitto devastante, combattuto con armi moderne che coinvolse per la prima volta tutta la popolazione civile.
La Seconda Guerra Mondiale fu combattuta dal 1° settembre 1939 all’8 maggio 1945 in Europa e dal 7 dicembre 1941 al 2 settembre 1945 in Asia.
Germania, Italia e Giappone, unite nell’Asse Roma-Berlino-Tokio uscirono distrutte dal conflitto, mentre Stati Uniti, Urss e Gran Bretagna definirono il nuovo assetto mondiale.
Durante il conflitto Hitler mantenne una condotta feroce, sostenendo che la razza ariana fosse superiore a tutte le altre razze. Milioni di persone furono internate nei campi di concentramento, il più famoso è Auschwitz.
L’Italia fu teatro di guerra a partire dal 1943 quando si trovò divisa in due: a sud il Regno del Sud e a nord la Repubblica di Salò di Mussolini. La linea che separava la penisola era la Linea Gustav che fu completamente sfondata quando la città di Cassino fu bombardata violentemente.
Dopo numerose battaglie in sette anni di guerra, questa finì con l’ecatombe giapponese: gli USA, infatti, sganciarono su Hiroshima e Nagasaki le prime, terribili, bombe atomiche.
1939 – Millenovecentotrentanove
1941 – Millenovecentoquarantuno
1942 – Millenovecentoquarantadue
1943 – Millenovecentoquarantatre
Un progetto finanziato da

Asse Prioritario:
3
Azione/Sub-Azione:
Azione 3.3.1, Sub azione b
“Progetto integrato per la valorizzazione culturale di speciali tematismi”.
Avviso Pubblico:
“Atelier Arte Bellezza e Cultura” DE n. G04911
Atelier di riferimento:
Cassino “Atelier Memory Gate – Porta della Memoria”
CUP:
F35I17000210007
Titolo operazione:
Memoria Viva
Beneficiario:
DBG Management & Consulting srl
Hanno collaborato con fornitura di foto e lavoro redazionale:
Ass. Culturale CDSC
Centro Documentazione Studi Cassinati – ONLUS
Gaetano De Angelis Curtis – Presidente
Giovanni D’Orefice – Coordinatore
Alberto Mangiante – Collezionista – Segretario
Emilio Pistilli – Pres. Onorario
Fernando Sidonio – Tesoriere
Giovanni Petrucci – Pres. Onorario
Costantino Jadecola
Chiara Mangiante
Franco Di Giorgio
Maurizio Zambardi
Arturo Gallozzi
Guido Vettese
Sergio Saragosa
Hanno, inoltre, fornito materiale fotografico:
Archivio Mario Alberigo
Maria Luisa Calabrese
Archivio Antonio Ferraro
Emilia Ferraro
Roberto Molle
Mauro Lottici