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Cassino nel 1945

  

La Germania guidata da Hitler, nonostante i numerosi bombardamenti che subì in questi anni, non voleva arrendersi, al contrario ordinò al popolo tedesco la totale mobilitazione chiamando alle armi anche i giovanissimi.
A questo punto l’esercito tedesco si trovava a combattere su due fronti: a ovest gli Anglo Americani e ad est i Sovietici. Era il 27 gennaio quando i russi varcarono i cancelli di Auschwitz e videro l’orrore che aveva causato il nazismo. Questo è stato il primo campo di sterminio ad essere scoperto.
Il 25 aprile l’esercito americano si incontrò con quello sovietico presso il fiume Elba, nello stesso giorno l’Italia venne liberata e la Germania iniziò la sua ritirata.
Il 28 aprile Mussolini fu fucilato per mano dei partigiani e solo solo due giorni dopo anche Hitler si suicidò insieme ad altri capi nazisti proprio quando le armate russe stavano per entrare a Berlino. Donitz, successore di Hitler il 7 maggio firmò la resa della Germania senza condizioni.
Mentre in Europa la guerra era definitivamente finita, si combatte ancora nell’Oceano Pacifico. I Giapponesi continuavano a resistere agli Americani. Quando il 12 aprile morì Roosvelt divenne suo successore Truman che decise di piegare definitivamente il Giappone usando la bomba atomica: un’arma devastante realizzata nei laboratori americani. Lo scopo principale di questa bomba era di dimostrare al mondo la superiorità militare degli Stati Uniti.
Il 6 agosto 1945 quindi, una bomba atomica rase quasi completamente al suolo la città di Hiroshima e il 9 agosto fu la volta di Nagasaki. Era il 2 settembre quando il Giappone firmò definitivamente la resa senza condizioni. La seconda guerra mondiale quindi terminò così causando milioni di vittime.

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La Seconda Guerra Mondiale

Nel ventennio che va dal 1920 al 1939 in Europa maturarono tutti i presupposti che scatenarono la Seconda Guerra Mondiale.
Un conflitto devastante, combattuto con armi moderne che coinvolse per la prima volta tutta la popolazione civile.

La Seconda Guerra Mondiale fu combattuta dal 1° settembre 1939 all’8 maggio 1945 in Europa e dal 7 dicembre 1941 al 2 settembre 1945 in Asia.

Germania, Italia e Giappone, unite nell’Asse Roma-Berlino-Tokio uscirono distrutte dal conflitto, mentre Stati Uniti, Urss e Gran Bretagna definirono il nuovo assetto mondiale.

Durante il conflitto Hitler mantenne una condotta feroce, sostenendo che la razza ariana fosse superiore a tutte le altre razze. Milioni di persone furono internate nei campi di concentramento, il più famoso è Auschwitz.

L’Italia fu teatro di guerra a partire dal 1943 quando si trovò divisa in due: a sud il Regno del Sud e a nord la Repubblica di Salò di Mussolini. La linea che separava la penisola era la Linea Gustav che fu completamente sfondata quando la città di Cassino fu bombardata violentemente.

Dopo numerose battaglie in sette anni di guerra, questa finì con l’ecatombe giapponese: gli USA, infatti, sganciarono su Hiroshima e Nagasaki le prime, terribili, bombe atomiche.

1939Millenovecentotrentanove

1940Millenovecentoquaranta

1941Millenovecentoquarantuno

1942Millenovecentoquarantadue

1943Millenovecentoquarantatre

1944Millenovecentoquarantaquattro

1945Millenovecentoquarantecinque

Un progetto finanziato da

Asse Prioritario:
3

Azione/Sub-Azione:
Azione 3.3.1, Sub azione b
“Progetto integrato per la valorizzazione culturale di speciali tematismi”.

Avviso Pubblico:
“Atelier Arte Bellezza e Cultura” DE n. G04911

Atelier di riferimento:
Cassino “Atelier Memory Gate – Porta della Memoria”

CUP:
F35I17000210007

Titolo operazione:
Memoria Viva

Beneficiario:
DBG Management & Consulting srl

Hanno collaborato con fornitura di foto e lavoro redazionale:

Ass. Culturale CDSC
Centro Documentazione Studi Cassinati – ONLUS

Gaetano De Angelis Curtis – Presidente

Giovanni D’Orefice – Coordinatore

Alberto Mangiante – Collezionista – Segretario

Emilio Pistilli – Pres. Onorario

Fernando Sidonio – Tesoriere

Giovanni Petrucci – Pres. Onorario

Costantino Jadecola

Chiara Mangiante

Franco Di Giorgio

Maurizio Zambardi

Arturo Gallozzi

Guido Vettese

Sergio Saragosa

Hanno, inoltre, fornito materiale fotografico:

Archivio Mario Alberigo
Maria Luisa Calabrese

Archivio Antonio Ferraro
Emilia Ferraro

Roberto Molle

Mauro Lottici